8. Soglie

La prima foto mostra i miei piedi il 3 luglio 2019, appoggiati su una soglia appena riemersa nella piazza del foro, a Carsulae.

Più sotto, i miei piedi due mesi e mezzo più tardi, il 20 settembre, sulla stessa soglia, circondata da un pavimento enorme, riemerso nei due mesi e mezzo che hanno dato un volto nuovo alla piazza del foro.

Ho guardato con stupore il lavoro degli archeologi in quell’estate infuocata, ho imparato di quanta tenerezza e cura sono pieni i loro gesti, con quanta emozione insolita estraggono reperti dal terreno, cose che a me parevano sassi e invece in un lampo mi veniva raccontata una storia.

Oggetti che sembrano sassi ma che trattengono la sacralità del tempo.

Sacralità è la parola giusta.

Ho chiesto se potevo mettere i miei piedi su quella soglia, mi sembrava di profanare uno spazio e il tempo.

I miei momenti a Carsulae non sono sempre stati facili, ma sono ricca di momenti che non avrei avuto se mi fossi fermata a strappare biglietti. Questo me lo sono detta tante volte, per consolarmi; ora, in questo tempo sospeso, che sembra quasi annullare o azzerare gli eventi, so con certezza che mi serviva un passo indietro nel tempo, o un passo fermo ad aspettare il futuro, comunque coerente con la mia ricerca di sempre. Me stessa.

Datti alla vita intensa,

cercala,

non fare altri errori

resta sulla tua strada,

cammina senza muoverti,

resta fermo nei tuoi passi,

il mondo sarà buono

se resti fedele

a ciò che sto cercando.

FRANCO ARMINIO

9. Caelia di Carsulae

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